
Soluzioni fiscali innovative
Tasse in Europa: il Grande Circo Fiscale – Benvenuti allo Spettacolo! 🎪
Immaginate l’Europa come un enorme tendone da circo. Al centro dell’arena non ci sono trapezisti, clown o domatori. No: ci sono gli imprenditori. E tutto intorno, sui trampoli, con fruste in mano e facce truccate da revisori fiscali, ci sono loro: le tasse.
Benvenuti nel più grande spettacolo fiscale del continente. Sedetevi comodi, vi raccontiamo i numeri (e le acrobazie) più assurde del sistema tributario europeo.
Italia 🇮🇹 – Il Prestigiatore dell’Irreversibile
L’Italia ha un talento unico: riesce a farti sparire il 60% del fatturato senza toccarti fisicamente. Come? Con IRES, IRAP, INPS, addizionali regionali, comunali, anticipi, saldi, acconti e qualche sorpresa nascosta nel cilindro del commercialista.
Numero preferito: “Ti mando un F24 e ti rovino il weekend.”
Slogan non ufficiale: Più cresci, più paghi, più ti controlliamo.
Francia 🇫🇷 – Il Giocoliere con i Bastoni tra le Ruote
La Francia ama l’equilibrio… soprattutto quello precario. Prova a far girare contemporaneamente imposte sul reddito, contributi sociali altissimi e norme che cambiano ogni tre mesi. Il risultato? Gli imprenditori diventano funamboli del fisco, sempre sul filo del rasoio.
Trucco magico: Fare una startup… e pentirsene appena hai il primo utile.
Frase tipica: “On vous accompagne fiscalement” – verso il baratro, s’intende.
Germania 🇩🇪 – L’Ingegnere delle Tasse
Qui tutto è preciso, perfetto e… costoso. Le regole ci sono, funzionano, ma preparati a compilare 87 moduli per qualsiasi cosa. L’imposizione fiscale? Alta, ma ordinata. Almeno ti dissanguano con efficienza.
Specialità del giorno: Imposta sui profitti, ma anche sulla birra e sui cani. Sì, i cani.
Climax comico: Lo “Steuerberater” (commercialista tedesco) che ti manda una fattura da 2.000 euro per averti detto: “Vai bene così.”
Spagna 🇪🇸 – L’Illusionista da Telenovela
Le tasse in Spagna sembrano leggere. Ma attenzione: a ogni stagione fiscale spunta un colpo di scena. Dalla fiscalidad autonómica ai cambi normativi da un governo all’altro, il tuo bilancio sembra più un copione da serie Netflix.
Colonna sonora: Flamenco, mentre balli tra IVA trimestrale e IRPF.
Effetto speciale: Ti danno incentivi… e poi ti chiedono indietro tutto con interessi
Ungheria 🇭🇺 – L’Outsider che Sbatte Tutti Fuori dal Palcoscenico
E poi arriva lei. Budapest. Entra in silenzio, giacca elegante, sguardo fiero. Niente magie, niente illusioni. Solo flat tax al 9%. Boom. Gli altri si zittiscono.
Numero preferito: “Ti apro una Kft in 3 giorni e paghi meno di tutti.”
Risposta tipica agli altri Stati: “Forse è ora che impariate anche voi qualche trucco nuovo.”
Conclusione: O scappi, o impari a danzare
Essere imprenditori in Europa è come partecipare a un talent show fiscale: servono talento, coraggio e… un buon consulente.
Ma se vuoi davvero uscire dal circo, c’è una via: giocare d’anticipo, ottimizzare legalmente e scegliere la giurisdizione giusta.
🎩 E se il trucco più intelligente fosse smettere di fare il clown fiscale… e diventare il regista del tuo futuro?
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“Il commercialista europeo: tra incubi fiscali e sogni flat tax”
In un mondo ideale, i commercialisti dovrebbero essere angeli custodi dell’imprenditore. Nella realtà? In certi Paesi sono più simili a terapeuti che ti accompagnano tra le nebbie del sistema fiscale, armati solo di una calcolatrice e una camomilla.
Italia: l’arte dell’arrangiarsi fiscalmente
Il commercialista italiano è un funambolo fiscale. Tra IRPEF a scaglioni fino al 43%, IRES al 24%, INPS, addizionali comunali e regionali, acconti, saldi, F24, ravvedimenti e studi di settore (pardon, indici sintetici di affidabilità), il povero imprenditore non sa più se sta pagando le tasse o facendo beneficenza alla Repubblica.
Il commercialista italiano non ti dice mai “va tutto bene”, ma ti consola con frasi come “siamo tutti nella stessa barca”… peccato che la barca affonda ogni trimestre.
Francia: égalité, fraternité… e contributi a volontà
In Francia il commercialista è un burocrate in giacca sartoriale. L’imposta sulle società (IS) è ufficialmente al 25%, ma tra CFE, CVAE, contributi sociali, e le famigerate cotisations, si arriva tranquillamente oltre il 40% del reddito d’impresa. E tutto con la tipica élégance française, mentre ti spiegano che “c’est normal”.
La contabilità? Digitale, moderna, ma se sbagli una virgola, l’amministrazione fiscale francese ti scrive in un francese talmente formale che neanche Google Translate osa tradurre.
Germania: precisione, ordine… e tasse da ingegneri
Il commercialista tedesco è un ingegnere travestito da fiscalista. L’imposta sulle società (Körperschaftsteuer) è al 15%, ma va aggiunto un Solidaritätszuschlag (5,5% del 15%) e la Gewerbesteuer (imposta comunale sulle attività), che varia dal 14% al 17%. In totale, l’imposizione effettiva può superare il 30%.
La contabilità è un’opera d’arte tecnica, le fatture devono sembrare uscite da un laboratorio Siemens e ogni riga ha un suo senso. L’errore umano non è previsto dal sistema tedesco. L’umorismo neppure.
Ungheria: dove il commercialista sorride
E poi c’è l’Ungheria. Un Paese in cui il commercialista ti accoglie con una frase che in Italia suonerebbe fantascientifica: “Flat tax al 9% per le società”. Nessun inganno. Nessuna sorpresa.La contabilità? Snella. Gli adempimenti? Digitalizzati. Le ispezioni fiscali? Rare, purché tu sia trasparente e puntuale. In più, i costi per tenere la contabilità sono in media del 50% inferiori rispetto a Italia, Francia o Germania.
Non è un paradiso fiscale, ma sicuramente un’oasi di buonsenso.

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Flat tax 9%
L’Ungheria applica una flat tax del 9% sull’utile delle società, attualmente la più bassa in Europa. Questa tassazione si riferisce all’imposta sui redditi delle persone giuridiche (társasági adó) e si applica uniformemente a tutte le imprese, senza scaglioni o aliquote progressive
Vantaggi principali
- Aliquota unica del 9% sull’utile netto della società
- Nessuna imposta regionale sul reddito (solo una tassa locale opzionale: HIPA)
- Sistema fiscale stabile e trasparente, in vigore dal 2017
- Nessuna tassazione sugli utili reinvestiti
- Possibilità di dividendi con bassa imposizione (fino al 15%)
Applicabilità:La flat tax si applica alle società di capitali ungheresi (Kft, Zrt) e anche alle società estere con stabile organizzazione in Ungheria.
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